Pittore italiano. Scarse sono le notizie biografiche riguardanti questo pittore:
formatosi, probabilmente, nell'ambiente padovano-ferrarese, si trasferì
poi a Milano, dove svolse gran parte della sua attività. Alcuni tratti
della prima produzione artistica, evidenti soprattutto negli affreschi con le
Storie di Sant'Antonio e nella
Pala Obiani della cappella di
Sant'Antonio nella chiesa di San Pietro in Gessate a Milano (eseguiti tra il
1474 e il 1480), rimarranno costanti in tutta la sua opera: l'accentuata ricerca
plastica, la sicura e vasta impostazione spaziale, sono elementi riconducibili
alla pittura di Mantegna, di Tura e di Cossa. Al contatto con gli artisti
lombardi, particolarmente con Foppa,
M. arricchì il suo
linguaggio: lo spazio non venne più costruito solo prospetticamente, ma
anche attraverso la ricerca luministica, mentre la tecnica chiaroscurale si
avvalse di nuovi toni di colore. Appartengono a questo periodo gli affreschi
della cappella Bolla, in Santa Maria delle Grazie a Milano. Nella stessa chiesa
M. dipinse, nel refettorio, la
Crocifissione (1495), sulla parete
opposta a quella con il
Cenacolo di Leonardo da Vinci, opera che
può considerarsi la sintesi delle precedenti esperienze pittoriche
dell'artista (Milano o Pavia 1440 circa - Milano 1500 circa).